“Globalizzazione: crisi e nuove prospettive”: la parola ai giovani

Lo sguardo dei giovani sulle sfide del nostro tempo e le loro proposte di soluzione

Si è concluso il Festival del Dialogo dei Giovani, incentrato su un tema quantomai attuale e rilevante al giorno d’oggi: “Globalizzazione: crisi e nuove prospettive”. L’evento ha offerto la possibilità ai ragazzi di scuole di diverso grado e di diversi territori di confrontarsi e proporre le loro soluzioni, tramite incontri finalmente in presenza, su temi quali l’emergenza climatica, la salute mentale, l’uguaglianza di genere, uno sviluppo più equo ed inclusivo, insieme alle insidie che un mondo ipertecnologico può comportare.

Il dialogo è stato il filo conduttore di questi incontri, insieme all’emozione di trovarsi di nuovo insieme, di socializzare e di sperimentare sé stessi come relatori di lavori sui temi citati presso l’Aula del Dialogo, come attori, portando in scena il disagio dei tempi attuali tramite la piece “Disaster Area”, interpretata da un gruppo di studenti dell’IISST sotto la guida del maestro Andrea Brugnera, come parlamentari dell’unione europea in occasione dell’evento conclusivo del festival, Agorà, svoltosi venerdì nella sala dei 400 presso il Palazzo del Capitano del Popolo. A collaborare in questa seduta in un clima di condivisione e pace, valori di cui vorremmo questi ragazzi fossero ambasciatori nel mondo, c’erano studenti del triennio del Liceo di cinque scuole superiori di Orvieto, Terni, Acquapendente e Follonica.

Ad aprire Agorà è stata l’europarlamentare Camilla Laureti, che ha apprezzato molto l’iniziativa e ha confermato il patrocinio del Parlamento Europeo. Un ricordo a David Sassoli, che aveva aperto la stessa Assemblea nel 2019 è stato offerto dalla giornalista Beatrice Curci. I lavori sono stati preceduti dall’’Inno alla gioia, cantato dal Coro dell’IISST sotto la guida delle maestre Lisa Petrini e Maria Luisa Manno.

L’europarlamentare Camilla Laureti (al centro) e la giornalista Beatrice Curci (a destra)

Il dibattito si è concluso con la consegna delle medaglie ai delegati della commissione vincitrice,della targa ai chairperson e dei libri al miglior delegato di ogni commissione.

I ragazzi del biennio, guidati dai professori De Ninno e Asta, hanno presentato il cortometraggio “Abbassa la tua impronta”, mostrando, in chiave ironica, l’impatto che i comportamenti quotidiani hanno sulla salvaguardia del pianeta.

Nella giornata di giovedì, presso l’Aula del Dialogo, gli studenti della medie dei territori di Baschi e Orvieto hanno presentato i loro lavori, dal titolo “Olio d’oliva…risorsa e valori”, in cui hanno evidenziato quanto questo prodotto sia versatile nei vari ambiti e, a causa della globalizzazione, soggetto a contraffazione, con una perdita quel che riguarda la qualità che arriva all’utente finale e “Muri che dividono”, una panoramica delle barriere costruite nel mondo per cercare di limitare e regolare i flussi migratori, dai paesi più poveri a quelli più ricchi.

Ne è seguito un confronto emozionante sui muri che tutti noi, più o meno giovani, ci troviamo ad affrontare nel quotidiano, che ha coinvolto tanto i ragazzi quanto i loro docenti, evidenziando come in realtà il seme per l’abbattimento di queste barriere stia già germogliando sano e forte.

Nel pomeriggio di giovedì, lo svolgimento dell’orienteering in città, momento di socializzazione per i ragazzi organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “E. Majorana”.

Il Festival ci ha mostrato dei ragazzi che, usciti dalla pandemia con l’isolamento che ha comportato, spettatori di guerre che non vogliono, hanno la capacità e la voglia di rimettersi in gioco, di far sentire la propria voce, dare il proprio esempio di un mondo alternativo e possibile, incentrato sui valori della pace, dell’inclusività, del rispetto della diversità e dell’ambiente che li circonda.

Ringraziamo la FCRO che ha finanziato il progetto, il CSCO che ha fornito i propri spazi ed il Comune di Orvieto per aver messo a disposizione il Palazzo del Capitano del Popolo, augurandoci, per dirla con il nostro presidente Erasmo Bracaletti, che questa manifestazione possa arrivare ad avere un respiro sempre più ampio, internazionale.