Festival del Dialogo, chiude con successo l’edizione 2019 dedicata ai Cambiamenti Climatici
Il Presidente Erasmo Bracaletti: “Grazie a tutti coloro che ogni anno rendono possibile questo straordinario risultato”
COMUNICATO STAMPA 21.10.2019
“Cambiamenti
climatici: verso il punto di non ritorno. Sfide locali e sfide
globali”.
Un tema impegnativo e quanto mai attuale che per tre giorni ha visto
confrontarsi cittadini di tutte le età a partire dagli spunti di
riflessione e stimoli forniti dall’Associazione
ApertaMenteOrvieto
che, per il sesto anno, ha promosso il Festival
del Dialogo con
il patrocinio del Comune di Orvieto e la collaborazione di
“OrvietoEventi”.
Dopo l’anteprima con lo straordinario
successo della tre giorni di “Orvieto
Cinema Fest”
di cui ApertaMenteOrvieto è stata partner e il coinvolgimento degli
studenti con il progetto “Save the Earth”, il Festival è entrato
nel vivo venerdì 18 ottobre nella Sala dei Quattrocento del Palazzo
del Capitano del Popolo, alla presenza di 376 bambini delle scuole
primarie che hanno presentato i loro lavori sul tema di questa
edizione. A loro sono stati consegnati gli attestati di
partecipazione.
Le
scuole di Ellera
e Bagnaia
hanno presentato un lavoro sulla plastica monouso, riproducendo con
questo materiale la fauna marina. La scuola primaria di Orvieto
Scalo
si è invece impegnata nella realizzazione di un video sullo
sfruttamento idrico e gli sprechi dell’acqua. Vivere
a spreco zero
è il titolo del lavoro presentato dalle classi della scuola primaria
di Sferracavallo, imperniato sul riciclo dei rifiuti.
La classe 4A
della scuola primaria di Porano
ha estrapolato immagini significative sul tema dei cambiamenti
climatici inserendole all’interno di un lavoro in power point,
mentre la 5A di Ciconia
ha realizzato
un video sull’Oasi di Alviano
inventando per l’occasione una simpatica leggenda sulle sue
origini. In chiusura le classi della scuola
primaria Barzini di Orvieto
hanno presentato un progetto che abbraccia un po’ tutto il discorso
ambientale, con un occhio di riguardo alla scomparsa
delle Api.
Al termine dei lavori sono stati consegnati gli attestati di
partecipazione alle diverse scuole. Tra un lavoro è un altro
l’artista di strada
Mago Lapone
ha colorato di fantasia la mattinata con due intermezzi di giochi con
bolle di sapone.
“Climate
Change: un clima di non ritorno?” è stato invece, il titolo
dell’incontro che nell’Atrio del Palazzo dei Sette ha visto dialogare
due volti Rai come Guido Guidi, tenente colonnello del
Servizio Metereologico dell’Aeronautica Militare con il giornalista
Guido Barlozzetti. Il ragionamento è partito dalla
constatazione di quanto parlare delle condizioni del tempo – che è
altra cosa dal clima – oggi sia una pratica generalizzata. “C’è
un’estrema attenzione su questo tema – ha osservato Guidi – ed è
difficile capire quando se ne parla con competenza. I prezzi delle
materie prime per riscaldare le case sono inevitabilmente
condizionate da tempo. Siamo un Paese che ha grande quantità di
energia prodotta da idroelettrico, e questo ha un costo.
L’informazione verso questi argomenti ha un impatto importante.
Spesso cessa di essere quella di servizio per fare solo allarme. C’è
l’abitudine a spettacolarizzare gli eventi atmosferici, piegandoli
alle logiche dell’audience. Serve, invece, rigore scientifico”.
La
seconda giornata, quella di sabato 19 ottobre, ha visto il Palazzo
del Capitano del Popolo fare da cornice a “ClimaticAzione”,
focus group sul cambiamento climatico. Un esperimento di gruppo in
cui ogni partecipante ha potuto esprimere il proprio pensiero
riguardo il tema dei cambiamenti climatici per poi confrontarlo con i
pensieri altrui. Obbiettivo finale di questo esperimento condotto da
esperti del CNR IRET di Porano vuole essere un elaborato conclusivo
che evidenzi il punto di vista collettivo sulla questione climatica.
Il risultato finale si otterrà tra circa 1 mese e mezzo, dopo i
tempi necessari richiesti dalle elaborazioni che verranno effettuate
al CNR di Porano.
Nel pomeriggio, invece, di nuovo nell’Atrio del
Palazzo dei Sette, si è parlato di “Svante, Greta e Francesco.
Scienza, società e cambiamenti climatici”, una lectio
magistralis a cura di Pietro Greco preceduta dalla
presentazione dei lavori della simulazione di Parlamento Europeo che
a maggio aveva visto protagonisti gli studenti delle scuole superiori
di Orvieto, Terni e Acquapendente. Nelle parole dei giovani, l’invito
ad incentivare l’uso di auto elettriche, car sharing e bike sharing e
praticare un’informazione più veritiera come pungolo ad una politica
più attenta. L’Unione Europea in questo avrà un ruolo
centrale.
Nella mattinata di domenica 20 ottobre, lungo il
Parco Fluviale del Paglia è stata la volta della passeggiata
“Bicincittà”, evento inserito nel cartellone del Festival
seguito, al Palazzo dei Congressi, dalla consegna degli attestati
agli artisti della mostra collettiva che ha accompagnato tutta la
durata del Festival.
A ricevere gli attestati: Ania Ania
(pittrice), Rita Baldo (ceramista), Mario Bordo (artigiano del
legno), Terenziano Cocozza (fotografo), Stefania Conticchio
(pittrice), Antonio Genovese (pittore), Duilio Grassini (fotografo),
Fiorella Fiore (fotografa), Fotoamaorvieto, Fausto D’Orazio
(pittore), Fabrizio Dini (pittore), Fabiola Di Tella (pittrice), Lisa
Davies (pittrice), Luigi Marazzi (pittore), Claudia Passaglia
(pittrice), Luca Perrone (scultore), Sandra Perugini (pittrice),
Francesco Scanu Lussu (scultore), Mariannita Zanzucchi (pittrice).
Contestualmente, è stata presentata la prima antologia “Orvieto Città del Dialogo” a cura di Anna Appolloni, Davide Ghaleb Edizioni.
“Dovevamo studiare un qualcosa che potesse conservare in eterno la memoria del nostro Festival – ha spiegato Appolloni – da qui l’idea di questa antologia dove, oltre alla storia di ApertaMenteOrvieto, vi sono contenuti tutti i loghi studiati degli studenti e gli scritti di tutti coloro che con il loro contributo hanno voluto far parte di questo grande progetto”.
“La nostra è nata come una sfida partita da un piccolo gruppo di persone e piano piano si è trasformata in una splendida esperienza che ogni anno sempre di più raccoglie consensi e partecipazione – ha commentato il Presidente Erasmo Bracaletti – Il filo rosso che da sempre ha legato la partenza delll’Associazione ad oggi è stato il dialogo, come forma di condivisione, di conoscenza, di arricchimento. La nostra Associazione è un palcoscenico dove possono intervenire tutte le persone di buon senso. Siamo nati in questo mondo, noi abbiamo deciso di non consumare semplicemente la nostra vita ma di spenderla per qualcuno. Ogni anno facciamo un passo in avanti, frutto di un instancabile lavoro collettivo. Fondamentale il lavoro degli studenti. Un modo di seminare per raccogliere nel futuro. Con questo spirito continueremo a lavorare”.
Nella stessa sede, nel pomeriggio, è stata a lungo applaudita la performance di teatro integrato con “Amleto in Viaggio” che ha proposto lo spettacolo “L’Orso in Viaggio” e il parecchio-cortometraggio. Prosa e poesia per chiudere con le parole dei Lettori Portatili e le note del gruppo Orvieto Social Trio.
THE BEST MOMENTS FESTIVAL DEL DIALOGO 2019