“Orvieto Città del Vino e dell’Arte” Freud e il suo legame con Orvieto in HERR Freud Signorelli Mosè IL REBUS

 

Dopo il successo della giornata di studio dal titolo “Freud e Orvieto. Echi della città del silenzio nelle teorie freudiane”, l’Associazione ApertaMenteOrvieto sarà partner dell’iniziativa al Teatro Mancinelli di Orvieto in programma per venerdì 27 aprile alle 20.45.

“HERR. Freud, Signorelli, Mosè – Il Rebus” è il titolo dello spettacolo-racconto, che andrà in scena in anteprima nazionale, incentrato sull’incontro eccezionale tra Luca Signorelli e Freud, prodotto dal Collettivo Teatro Animazione Orvieto. Testo, regia e interpretazione di Guido Barlozzetti. Progetto visivo e allestimento di Massimo Achilli. Musiche originali composte ed eseguite da Enzo Pietropaoli. Video animazioni di Silvia Spacca. Disegno luci di Roberto Rocca. Elementi scenici di Flavio Leoni in collaborazione con Atelier dei miracoli.

A cavallo fra Ottocento e Novecento Sigmund Freud raggiunse Orvieto in diversi viaggi. Di Orvieto apprezzò molto la bellezza della Città, oltre che la qualità dell’accoglienza, a cominciare dall’Hotel Belle Arti, e il gusto del vino. Ma l’assidua frequentazione ha una spiegazione profonda: la sconvolgente impressione che sul fondatore della psicanalisi ebbero, nel settembre del 1897, gli affreschi dipinti da Luca Signorelli nella Cappella Nova del Duomo.

Freud fu talmente colpito da quelle immagini da dimenticare il nome del pittore e questa dimenticanza diventò un passaggio decisivo nell’autoanalisi che stava conducendo in quel periodo e a un ragionamento decisivo per lo sviluppo delle sue teorie e la redazione de L’interpretazione dei sogni.  Perché fu così affascinato e turbato dal Giudizio Universale di Signorelli? Cosa nascondeva quella dimenticanza di così sconcertante da portare a una cancellazione così radicale? Quale “sostanza inconscia” era stata risvegliata dalla visione degli affreschi? Lo spettacolo vuole raccontare questa storia affascinante attraverso la ricostruzione dei viaggi di Freud e sulla falsariga di una detection che, per interposto Luca Signorelli, interroghi il mistero di fronte a cui Freud si è trovato e la risposta che ha creduto di dare.


“HERR è un racconto/spettacolo teatrale che si avvicina con umiltà a uno dei protagonisti della cultura della modernità – spiega Guido Barlozzetti – Freud è passato per Orvieto ed è stato un passaggio importante, forse decisivo, per lui e la nascita della psicoanalisi. Signorelli con i suoi affreschi nel Duomo lo ha sconvolto al punto da dimenticarne il nome. Era il 1897, Freud aveva iniziato l’autoanalisi, certo condizionata anche dalla morte del padre Jakob. HERR parte da lì e il racconto teatrale segue le sue parole, sovrapponendo la sua indagine a quella che Freud ha fatto su se stesso e la sua dimenticanza.

Si passa per Edipo e si arriva al Mosé di Michelangelo a San Pietro in Vincoli a Roma, punto d’arrivo di un confronto tra Freud, il Padre, la Morte e la sua identità ebraica. HERR è fatto di parole – le mie – delle immagini di Massimo Achilli e delle musiche originali di Enzo Pietropaoli. E’ costruito come un giallo e il “responsabile” lo andiamo a cercare dove sta. Nell’inconscio. Infine, grazie al Consorzio Tutela Vini Orvieto e all’Ordine degli Psicologi dell’Umbria”.

Precederà lo spettacolo l’introduzione su “Orvieto Città del Vino e dell’Arte” che vedrà, insieme a Guido Barlozzetti, Riccardo Cotarella, Presidente dell’Associazione mondiale degli enologi, e il Prof. Mario Morcellini, sociologo, accademico e Commissario dell’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione. Al termine dello spettacolo degustazione gratuita al Foyer del Teatro offerta dal Consorzio Tutela Vini di Orvieto.

Il prossimo appuntamento di ApertaMenteOrvieto è per il 18 maggio p.v. Una giuria premierà la classe vincitrice, tra le scuole Superiori di Orvieto partecipanti alla quinta edizione del concorso istituito dall’Associazione sul tema del prossimo Festival del Dialogo (che si terrà il 26 e il 27 ottobre 2018) incentrato sul tema “Mediterraneo, mare che unisce o che divide?” La classe vincente, il cui lavoro aprirà il Festival di ottobre, avrà un contributo di 500 euro per un progetto scolastico e un attestato di partecipazione verrà invece consegnato a tutti i concorrenti.